Il 16 ottobre si celebra la “Giornata mondiale dell’alimentazione”. È una ricorrenza che ricorda in tutto il mondo l’anniversario della data di fondazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, comunemente conosciuta come FAO, istituita a Québec nel 1945. Quest’anno la “Giornata” - come scrive la FAO - “fa appello alla collaborazione globale per costruire un futuro pacifico, sostenibile, prospero e sicuro dal punto di vista alimentare. La collaborazione tra governi, organizzazioni, settori e comunità può trasformare i sistemi agroalimentari affinché tutti abbiano accesso a un regime alimentare nutriente, vivendo in armonia con il pianeta”.
E i Lions? I Lions e i Leo, da sempre, con il supporto della fondazione del Lions International (LCIF), migliorano la sicurezza alimentare e l’accesso a cibi per alleviare la fame, anche - come è avvenuto nel distretto 108 Ib2 e poi in tutto il multidistretto 108 Italy - evitando lo spreco alimentare “attraverso il recupero, il controllo, la selezione e lo smistamento di prodotti ancora del tutto consumabili senza alcun rischio, ma considerati non più utilmente commerciabili in quanto in prossimità della scadenza“, oppure raccogliendo, preparando e distribuendo alimenti alle famiglie bisognose, alle mense dei poveri o ai centri di accoglienza per i senza letto.
Inoltre, il distretto 108 Ib2 ha donato un milione di dollari per garantire un pasto al giorno per un anno a 200.000 bambini dell’Uganda. La generosa eredità di una benefattrice di Villongo è stata affidata a noi Lions con un fine ben preciso: garantire un’alimentazione adeguata ai bambini che frequentano le scuole della subregione ugandese della Karamoia, una delle più povere del paese. La cifra, attraverso la fondazione del distretto 108Ib2 Bruno Bnà, è stata trasferita alla LCIF, che ha sviluppato il progetto per l’Uganda di concerto con il World Food Program. Infine, il nostro Service multidistrettuale “I Lions italiani contro le malattie killer dei bambini“ (MK Onlus) fornisce cibo agli orfanotrofi e ai bambini poveri del Burkina Faso e allevia la fame favorendo la nascita di orti alimentati da pozzi nei villaggi e nelle scuole. (S.M.)